Il Bando Parco Agrisolare offre contributi a fondo perduto fino all’80% delle spese per investimenti finalizzati all’installazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati utilizzati per l’attività agricola.
Lo scorso 17 aprile 2024, con apposito decreto MASAF, è stata incrementa la dotazione finanziaria assegnata alla misura, per estenderne la portata. Si attende su questo punto l’autorizzazione UE.
Per il 2024 non è quindi stato ancora emanato uno specifico bando (lo si attende entro fine anno) ma solo pubblicate nuove liste di beneficiari di 1uello 2023.
Nel frattempo, però, è stato aperto il bando per l’Agrivoltaico, che invece dei pannelli solari sui tetti dei fabbricati agricoli promuove l’installazione di quelli fotovoltaici agro-compatibili nei campi coltivati.
In tutti i casi possono partecipare gli imprenditori agricoli in forma individuale o societaria, le imprese agroindustriali, le cooperative agricole e i loro consorzi che svolgono attività agricola.
Anche se non è specificata la limitazione agli IAP, nel bando 2023 del Parco Agrisolare, si fa riferimento tra i requisiti all’iscrizione al Registro delle Imprese. Sono anche esclusi i soggetti in regimi agricoli speciali (esonerati dalla tenuta della contabilità IVA e con volume di affari annuo inferiore a 7mila euro).
Le spese agevolabili coprendono acquisto e installazione di pannelli, rimozione amianto, isolamento termico dei tetti, sistemi di aerazione e batterie di accumulo.
Le agevolazioni variano in base alla tipologia di impresa e all’area geografica in cui si trova l’azienda, con particolare attenzione alle Regioni del Sud, dove il contributo può raggiungere il 65% senza vincolo di autoconsumo e con la possibilità di vendere l’energia prodotta sul mercato.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui