A che età spetta la pensione per casalinghe? Ecco a quali prestazioni pensionistiche ha diritto una casalinga in base all’età anagrafica: requisiti ed esempi.
A che età spetta la pensione per casalinghe? Ecco requisiti e alcuni esempi pratici (scopri le ultime notizie sulle pensioni e su Invalidità e Legge 104. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).
Pensione per casalinghe: come fare?
Anche le casalinghe (o i casalinghi, poiché vale anche per gli uomini che si prendono cura della casa e della propria famiglia) hanno diritto a una pensione.
L’interessata potrà assicurarsi un assegno mensile versando, in un apposito fondo pensione, dei contributi volontari: l’iscrizione è libera e gratuita e non c’è un limite minimo di versamento.
Ricordiamo, però, che per l’accredito di un mese di contributi è necessario versare almeno 25,82 euro al mese; per un anno di contributi sono richiesti almeno 309,84 euro annui.
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A che età spetta la pensione per casalinghe?
Ma a che età spetta la pensione per casalinghe? A seconda della prestazione pensionistica prevista dalla normativa, l’interessata può andare in pensione:
- a 57 anni di età, se ha versato almeno 5 anni di contributi e l’assegno maturato sia pari o superiore a 1,2 volte il valore dell’Assegno sociale per l’anno in corso (almeno 641,29 euro nel 2024);
- a 65 anni di età, se ha versato almeno 5 anni di contributi, a prescindere dal valore dell’assegno maturato;
- a prescindere dall’età anagrafica, se nel tempo l’interessata è stata riconosciuta inabile al lavoro in modo assoluto e permanente: in questo caso spetta la pensione di inabilità per casalinghe, se in possesso di almeno 5 anni di contributi versati.
Quanto si prende di pensione per casalinghe? Esempi per età
Per calcolare l’importo della pensione per casalinghe, a seconda dell’età anagrafica, dobbiamo utilizzare il sistema contributivo e individuare il montante contributivo accumulato.
Una donna di 65 anni, che ha versato 15 anni di contributi nel fondo pensione, versando l’importo minimo ogni anno per avere diritto a un anno di contributi, ovvero 309,84 euro l’anno, maturerà un montante contributivo di 4.647,60 euro. Su questo valore andremo ad applicare il coefficiente di trasformazione, che a 65 anni è pari al 5,352%.
Il 5,352% di 4.647,60 euro è 248,74 euro, l’importo annuo della pensione per casalinghe con versamenti al minimo (circa 20 euro al mese di pensione).
Invece, con versamento annuo di 6.000 euro (circa 500 euro al mese), avremo un montante contributivo di 90.000 euro, sul quale applicheremo il coefficiente di trasformazione del 5,352%, che ci restituirà l’importo di un anno di pensione: 4.816 euro, circa 400 euro di pensione al mese.
Se si volesse anticipare la pensione per casalinghe a 57 anni di età, sarà necessario “costruire” un assegno mensile non inferiore a 641,29 euro al mese (1,2 volte l’Assegno sociale per il 2024).
Per avere diritto alla pensione anticipata a 57 anni, ad esempio con 15 anni di contributi versati, si dovrà versare nell’apposito fondo poco più di 13.000 euro l’anno (circa 1.084 euro al mese).
Come iscriversi al fondo pensione per casalinghe e quali requisiti?
L’iscrizione al fondo pensione per casalinghe, come detto in precedenza, è libera e gratuita, ma è consentita soltanto alle iscritte (o agli iscritti) all’INAIL.
E’ obbligatorio che l’interessata:
- non presti attività lavorativa dipendente o autonoma per la quale sussista l’obbligo di iscrizione ad altro ente o cassa previdenziale. Iscriversi al fondo non vieta di svolgere un’attività lavorativa part-time e continua, tale da determinare la contrazione del periodo assicurativo ai fini della determinazione del diritto alla pensione nel regime generale obbligatorio.
- non sia titolare di pensione diretta. L’accesso è consentito soltanto ai titolari di pensione ai superstiti, come stabilisce l’INPS con la circolare numero 223 del 20 dicembre 2001.
Una volta effettuata l’iscrizione al fondo pensione, la casalinga potrà iniziare a versare i contributi in forma autonoma.
Contributi pensione per casalinghe: sono cumulabili?
Purtroppo i contributi versati nel fondo pensione per casalinghe, attraverso il sistema PagoPA, non potranno essere cumulati o valorizzati congiuntamente ai contributi accreditati nelle forme previdenziali obbligatorie (AGO) o alle forme sostitutive, esonerative o esclusive delle stesse.
Faq sulla pensione per casalinghe
Come si fa a presentare domanda per l’iscrizione al fondo casalinghe?
La procedura per presentare domanda di iscrizione al Fondo Casalinghe è semplice e accessibile. È possibile compilare il modulo online disponibile sul sito dell’INPS utilizzando le proprie credenziali.
In alternativa, è possibile contattare il Contact Center dedicato al numero 803164 (gratuito da rete fissa) o 0614164 (da rete mobile), oppure rivolgersi a patronati e intermediari dell’Istituto per assistenza e supporto nella presentazione della domanda. Una volta completata la procedura, sarà possibile ottenere una ricevuta come conferma dell’avvenuta presentazione.
Quali sono i tempi di lavorazione del provvedimento di iscrizione al fondo casalinghe?
Il tempo previsto per l’emissione dei provvedimenti di iscrizione al fondo casalinghe è stabilito dalla legge n. 241/1990 e di solito è di 30 giorni. Tuttavia, è importante tenere presente che in alcuni casi possono essere previsti tempi diversi, stabiliti dall’Istituto con regolamento. Pertanto, è consigliabile consultare le disposizioni specifiche e eventuali aggiornamenti forniti dall’INPS per avere informazioni aggiornate sui tempi di lavorazione del provvedimento di iscrizione.
Quali sono i vantaggi di un fondo pensione per le casalinghe?
I vantaggi di un fondo pensione per le casalinghe sono molteplici. In primo luogo, offre una fonte di reddito stabile e sicura durante la pensione, senza dipendere da un coniuge o da altre fonti finanziarie. Ciò dà alle casalinghe una maggiore indipendenza finanziaria e riduce il rischio di impoverimento in età avanzata. Inoltre, questi piani possono offrire vantaggi fiscali e agevolazioni che incentivano il risparmio previdenziale.
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