Secondo i servizi tedeschi, il massacro di civili sarebbe stato deciso a tavolino tra i vertici dell’esercito russo e i soldati: «Interrogate, poi uccidete».
Un massacro deciso a tavolino. Niente di improvvisato, tutto prestabilito. La stampa tedesca ricostruisce la strage di Bucha, la cittadina dell’Ucraina in cui i soldati russi non hanno giocato al tiro al segno, come qualcuno avrebbe potuto pensare in questi giorni, ma hanno compiuto delle vere e proprie esecuzioni mirate contro i civili.
Sono le intercettazioni dei servizi segreti tedeschi, secondo il quotidiano di Berlino Der Spiegel, a svelare il retroscena di una delle atrocità più sconvolgenti degli ultimi decenni: «
Prima li interrogate, poi li uccidete», si sente in quelle terribili conversazioni tra vertici dell’esercito russo e i soldati dell’esercito di Mosca impegnati nella cosiddetta «operazione militare speciale» nella città ucraina di Bucha. Insomma, uno sterminio premeditato allo scopo di seminare il terrore tra la popolazione e di spingere le autorità di Kiev ad una resa.
Vertici militari e soldati, dunque, avrebbero studiato la strage, smentendo le ricostruzioni del Cremlino. Da Mosca, infatti, si è parlato di «set cinematografici» e di «scenate» messe in atto apposta dalle autorità ucraine per seminare l’odio contro la Russia. I cadaveri che giacevano sulla strada, secondo il Cremlino, erano, in realtà degli attori assoldati da Kiev per deviare la realtà dei fatti. Senonché la realtà dei fatti si è dimostrata ben diversa agli occhi dei giornalisti degli altri Paesi, che non hanno mancato di documentarla.
Ulteriore prova di una fasulla ricostruzione da parte di Mosca sarebbe il fatto che le conversazioni sarebbero state intercettate proprio nei luoghi in cui sono stati ritrovati i cadaveri. Segnale che, a discapito di quel che racconta il Cremlino, i soldati russi si trovavano in quel posto. Tant’è che in una delle intercettazioni si sarebbe sentito un soldato russo fare riferimento all’esecuzione di un uomo che transitava in quel momento sul posto in bicicletta.
Gli esecutori materiali della strage di Bucha, secondo i servizi tedeschi, sarebbero i membri del Gruppo Wagner, una compagnia di mercenari pagati dal Cremlino non nuova a massacri come questo.
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