Un sostegno economico per installare panelli solari e altri strumenti per produrre energia rinnovabile ‘in casa’, per poi autoconsumarla. È il senso del ‘reddito energetico’, una proposta messa in campo dal Movimento 5 Stelle nell’ambito del dibattito sul clima che si è svolto martedì in consiglio regionale. La proposta di legge regionale (già depositata a dicembre 2023) prevede un accesso agevolato a impianti energetici da fonti rinnovabili per i nuclei familiari economicamente fragili. Si tratta di una misura già adottata in Puglia e realizzata con un fondo ad hoc anche dal governo nazionale.
Secondo l’Istat, nel 2021 circa 230mila famiglie lombarde, il 5,1% del totale, erano in ‘povertà energetica’. Tra quelle che, in media, spendono meno di mille euro, però, ben il 49% si trovava in questa condizione, ma solo il 19% dichiara attualmente di ricevere il bonus previsto dal governo.
L’idea del ‘reddito energetico’ si concretizza in un fondo perduto fino a 6mila euro per l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici, solari o micro-eolici, destinato sia a chi vive in una casa indipendente sia a chi vive in condominio, e anche per i condomini stessi, per le utenze degli impianti condominiali. Secondo i calcoli, la misura costerebbe 5 milioni e 600mila euro nel 2024.
E i criteri per selezionare le famiglie a cui destinare le risorse? L’isee, il numero di componenti, il fatto di essere giovani coppie o anziani, le famiglie con più figli minori e quelle con almeno un membro affetto da invalidità. Un regolamento apposito determinerebbe con maggior esattezza i limiti, che comunque sarebbero stabiliti sulla base di questo orientamento.
“Oltre ai benefici sociali e ambientali, il reddito energetico sostiene l’economia locale e favorisce lo sviluppo territoriale”, commenta il Movimento 5 Stelle: “Si migliora l’efficienza energetica degli immobili e si promuove una filiera locale nel settore delle energie rinnovabili”.
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