Fiori di campo appena colti e il profumo di pan brioche sfornato da poco: l’accoglienza degli host di Slow Stay in Italy inizia così, a ritmo lento. Nata su Instagram per condividere la passione per il territorio e promuovere il volto di un’Italia intima e familiare, la rete che unisce ventidue strutture consacrate all’ospitalità sparse in tutto il Paese è il punto di partenza ideale per chi ha deciso di trascorrere le proprie vacanze lontano dalla confusione e dai soliti rituali spasmodici del turista per caso. Perché nei bed & breakfast e negli agriturismi di Slow Stay in Italy nulla è lasciato al caso. Tutto è rigorosamente curato, con estrema naturalezza e garbo.
Si parte dall’allestimento delle tavole, imbandite di dolci fatti in casa, spremute fresche e piccoli bouquet colorati tra una tazza di caffè e l’altra. Proprio come ogni mattina fa Barbara Fantozzi, proprietaria di Le Molina B&B, quello che all’inizio della sua avventura era solo “una casa troppo grande per una famiglia di tre persone, una posizione magnifica, esposta a sud e in mezzo ad oliveto centenario”, come racconta sul suo profilo Instagram. “Decidere di trasformare il vecchio appartamento dei proprietari per farci due camere è stata sicuramente la scelta migliore che potessimo fare”. E come lei ci sono altri ventuno host (per il momento) che fanno dell’ospitalità un vero e proprio mestiere. Del resto, per entrare a far parte della rete di Slow Stay in Italy, i criteri sono selettivi e mirati: gestione a conduzione familiare, capacità ridotta (idealmente un massimo di dieci posti letto), spazi piccoli e tanta umanità. Ad attendere i vacanzieri non c’è infatti il classico receptionist da hotel ma il proprietario della struttura che, da bravo padrone di casa, dispensa consigli su cosa visitare e su dove mangiare per assaggiare la cucina locale.
L’obiettivo di Stay Slow in Italy è infatti quello di ricreare quella dimensione domestica che chiunque parta per un viaggio, che sia un semplice weekend fuori porta o una vacanza di famiglia, solitamente si lascia alle spalle. Anche perché spesso, questi B&B si nascondono non molto lontano dalla propria abitazione: nei centri storici o poco fuori le città, si mimetizzano nel verde rigoglioso della campagna o nell’entroterra, vicino al mare. A soli sette chilometri da Modena c’è ad esempio Giarola 25.2, un piccolo bed and breakfast e home restaurant immerso nel paesaggio campestre emiliano dove Elena ospita anche una piccola fattoria. Oppure, a pochi chilometri dalla Reggia di Caserta e dai monti del Matese, sorge Casa Aulivo, una dimora del XVIII secolo incastonata tra i vicoli del centro storico di Caiazzo, che deve il suo nome alla presenza di un antico frantoio: “il colpo di fulmine, la freccia che ci ha fatto innamorare, la prima porta che ci hanno aperto”, raccontano gli host Damiano e Floriana. “Casa Aulivo ci ha scelto e noi l’abbiamo accolta, le nostre competenze ci sono servite per renderla accogliente, famigliare e soprattutto liberarla da tanti elementi che nascondevano la vera essenza. Ogni oggetto, elemento architettonico, arredo è stato scelto e recuperato da noi”.
E poi ci sono terrazze bellavista dove godere del panorama al tramonto, piscine, solarium e tanto, tantissimo verde. Sulla tavola vengono infatti serviti prodotti a chilometro zero, verdura fresca di raccolto e pane fatto in casa. Gli ospiti di Domu Antiga possono ritrovare il piacere di impastare e di immergersi tra farine e fornelli: si preparano le Panadeddas, il Pecorino e tutte le prelibatezze tipiche del territorio sardo. Alle classi di cucina si affiancano escursioni e gite nei dintorni. “L’Italia è meravigliosa e le vicende di questi ultimi tempi sono l’occasione per tornare a scoprirla anche nei suoi scorci meno conosciuti e gustare l’accoglienza autentica che solo le realtà famigliari come le nostre sanno offrire”, si legge in uno dei post su Instagram.
L’attenzione al particolare è infatti ciò che distingue i poderi e le stanze riunite da Stay Slow in Italy dalle classiche destinazioni di mare e montagna assalite dai turisti. Come suggerisce il nome stesso della rete di host si tratta di un’ospitalità intima consacrata alla lentezza: il tempo si dilata e tutto (finalmente) si rilassa. All’epoca del distanziamento sociale e della riscoperta dei valori dell’abitare, destinazioni come queste sono la meta perfetta per chi cerca un po’ di quiete oltre il confine domestico. Perché ciò che si ritrova altrove è una nuova declinazione dell’idea di casa.
B&B, agriturismi e poderi di Slow Stay in Italy
B&B Le Molina, Montecatini Terme (Pistoia)
Ca’ Muretta Relais, Bardolino-Lago Garda (Verona)
Ca’Vermiglia, Bologna
Casa Aulivo, Caiazzo (Caserta)
Casale Centurione Abruzzo, Manoppello (Pescara)
Casa Marzapane, Chieti
Dimora di Campagna, Casale sul Sile (Treviso)
Domua Antiga, Gergei (Cagliari)
Giarola 25.2, Modena
Gioia House, Milano
La Casa Vecchia, Camisano (Vicenza)
La Celeste Galeria, Mantova
La Serenata di Pietro, Taranto
L’Olivella B&B, Palermo
Pietra d’Acqua, Buti (Pisa)
Podere San Bartolomeo, Limite sull’Arno (Firenze)
Rocambola, Nogara (Verona)
Turismo Rurale Lu Salconi, Bassacutena (Sassari)
This is home B&B, Padova
Valéry Guest House, Genova
Valnascosta, Faedis (Udine)
Villino Rinaldi, Roma
Digital editor di Elle Decor Italia, ha studiato informatica umanistica per escludere definitivamente i numeri dalla sua vita. Ai codici della programmazione web ha preferito, infatti, le parole della quotidianità, abbracciando il vocabolario dell’estetica che vestiamo e dei luoghi che abitiamo. Genovese all’anagrafe ma milanese per scelta, indaga il verbo della moda e del design nello spazio tra un feed di Instagram e un mercatino dell’antiquariato. Il venerdì, con la Design Gallery della settimana, si diverte a sintetizzare attualità e ispirazione in un racconto per immagini che va dal product design al prêt-à-porter. Su Instagram la trovate come @isabellaprisco.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui