Gela. “Definirsi civici comporta anche atti consequenziali. Sono gli atti che contano e questa amministrazione ha disatteso il progetto di tre anni fa. L’ha tradito”. L’architetto Francesco Salinitro, alle amministrative del 2019 fu uno degli esponenti della prima ora del gruppo civico, che alla fine scelse di dare supporto alla corsa dell’avvocato Lucio Greco. Ormai da tempo, insieme ad altri riferimenti dell’area che sta fuori dai partiti, ha preso le distanze dalla via intrapresa dal sindaco e dalla sua amministrazione. Ancora oggi, è fortemente critico. “Essere civici è la premessa – continua – poi, bisognava rispettare un programma, che allora presentammo alla città. Tutto questo non è avvenuto. Sono state assunte scelte, legittime, ma che con il programma civico non hanno nulla a che spartire. L’accordo prevedeva di sostenere la causa del passaggio alla Città metropolitana di Catania. Invece, questa amministrazione comunale sta facendo di tutto per avvicinarsi all’area di Palermo. E’ un vero guazzabuglio. Per le strutture portuali si farà affidamento all’Autorità della Sicilia Occidentale e invece per le Zes abbiamo come riferimento la Sicilia Orientale. La conseguenza è più che logica, rimarremo a mani vuote, sia per le Zes che per la portualità. Continueremo ad essere fanalino di coda. Siamo in una specie di limbo. Anche sull’ospedale, noi sosteniamo la causa del rafforzamento del sistema sanitario cittadino. Però, ho notato che questa iniziativa è stata sostenuta da esponenti che, per ragioni politiche, invece non sostennero la lotta dell’ex sindaco Messinese e di quell’amministrazione comunale”. Salinitro, che oggi guida, come segretario nazionale pro-tempore, il movimento “Unità siciliana-Le Api”, spiega però che quel programma di tre anni fa, almeno per il suo gruppo, non è stato messo in soffitta.
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