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FERMO Aiutare le aziende calzaturiere a non sprofondare. E’ il più difficile dei momenti per il settore. E’ fondamentale aiutare le aziende a sopravvivere per un anno, quando riprenderanno le commesse dei grandi marchi. Riparte da Porto Sant’Elpidio la battaglia per il distretto e questo chiede Paolo Petrini in Consiglio: la sua mozione va a segno perché coglie appieno il problema.
L’intesa
Si trova l’accordo tra opposizione e maggioranza sulla richiesta di Petrini, capogruppo civico e candidato sindaco alle ultime amministrative. L’argomento è di quelli cui non si può dire di no. E tutti appoggiano. Petrini sollecita una moratoria sui prestiti delle imprese del distretto fermano-maceratese. Con questa mozione il consigliere conferma la linea politica che ha portato avanti per tutta la campagna elettorale, l’attenzione a chi crea lavoro funzionale alla tenuta dell’economia e della società. «Nell’ultimo anno i parametri economici che misurano lo stato di salute del calzaturiero fermano-maceratese si sono fortemente deteriorati – dice Petrini –: la cassa integrazione è più che raddoppiata, le esportazioni sono diminuite come la produzione in volume e in valore. Le prospettive di ripresa sono assolutamente negative». Petrini chiede che, alle richieste di aiuto delle associazioni di categoria, si aggiunga il Comune che più di tutti soffre perché Porto Sant’Elpidio è fra i centri principali della calzatura. Bisogna farsi sentire ai livelli alti. Le aziende non possono più stringere la cinghia e tirare la corda. «Sommiamo la nostra voce ai tanti che lo stanno già facendo per superare il gap» dice Petrini e trova subito l’appoggio del Laboratorio Civico, tutti riconoscono che ha ragione, che la situazione è drammatica. La consigliera Pd Annalinda Pasquali ricorda quando portò la proposta sulla Zes, fu respinta, e avverte: «La nostra città campa sulla calzatura, mi auguro che la spinta della Regione ad accogliere la moratoria sia rapida». La proposta potrebbe essere integrata, dice il capogruppo di FdI Giorgio Marcotulli, intervengono il sindaco Massimiliano Ciarpella e l’assessore Marco Traini: «Portiamo queste istanze al nazionale», la mozione passa all’unanimità e il Pd torna sul punto.
L’attenzione
«Fondamentale puntare l’attenzione alla crisi del calzaturiero – dice la segreteria dem –. C’è un silenzio assordante sull’argomento da parte del Governo regionale e nazionale. Nell’ultimo Consiglio abbiamo votato a favore della mozione di Petrini, che chiede una moratoria sui prestiti delle imprese calzaturiere. Già nell’autunno scorso presentammo una mozione per l’allargamento della Zes e la maggioranza la respinse, il sindaco disse che non c’era bisogno. Stavolta è andata diversamente, per fortuna. Il Consiglio si è espresso a favore della richiesta di moratoria sui prestiti». Il Pd rileva anche che ci sono altre misure utili a superare le difficoltà: cassa integrazione straordinaria, sospensione di tasse e contributi, ma bisogna correre, è scaduto il tempo dell’attesa. «Il problema è la vertiginosa caduta delle commesse, con conseguente crisi di liquidità – dice ancora il Pd – la ripresa tra un anno significa la chiusura di moltissime aziende. Mai come in questo periodo il calzaturiero ha avuto bisogno dell’intervento governativo a livello centrale».
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