diGiulio Gori
In via degli Alfani a Firenze: l’annuncio online per la cessione di Santa Maria degli Angeli
L’antico complesso di Santa Maria degli Angeli, in via degli Alfani, è in vendita. Si tratta di un immobile al piano terreno di 4.307 metri quadrati, accatastati sotto diverse categorie d’uso, tra cui la principale è quella commerciale, ma anche con una parte residenziale.
La notizia arriva da un annuncio di vendita online, che propone la struttura come un «prestigioso complesso storico in centro a Firenze», con «murature di pietrame e laterizio, solai sia in laterizio che voltati con strutture murarie», ma anche con una chiesa sconsacrata e un grande chiostro.
La storia
In disuso da diversi anni, l’immobile, che sorge accanto alla rotonda di Brunelleschi, negli anni ‘90 era stato usato almeno in parte come struttura a servizio dell’Università di Firenze.
La sua storia risale alla fine del XIII secolo, quando Santa Maria degli Angeli fu fondata da Guittone d’Arezzo come romitorio benedettino camaldolese, diventando uno dei principali centri culturali e religiosi di Firenze. Diventata abbazia durante il XVI secolo, quando era frequentata da Cosimo I dei Medici, fu profondamente ristrutturata da importanti architetti tra i quali Bartolomeo Ammannati.
Nell’Ottocento l’inizio del declino, con la soppressione degli istituti religiosi in epoca napoleonica e poi con la scelta di trasformare Santa Maria degli Angeli in una succursale delle cliniche dell’ospedale di Santa Maria Nuova.
Fu però negli anni Trenta del Novecento che il complesso su smembrato con la vendita separata delle sue varie componenti all’Università di Firenze, al Comune, alla Cassa di Risparmio di Firenze, a Anmig (l’associazione dei mutilati e degli invalidi di guerra).
Fu in quell’epoca che l’imponente patrimonio artistico, librario e archivistico camaldolese fu divisa tra vari fondi e biblioteche. Opere importantissime come l’Incoronazione della Vergine di Lorenzo Monaco (oggi agli Uffizi), l’Arca dei Tre Martiri di Lorenzo Ghiberti (Bargello) o il Giudizio Universale del Beato Angelico (San Marco).
La vendita
Ora, dopo l’abbandono, la decisione della proprietà di vendere l’immobile: malgrado tanto dell’antico patrimonio sia andato disperso restano la chiesa seicentesca con gli affreschi di Alessandro Gherardini, il cenotafio di Benedetto Varchi e il chiostro degli Angeli, realizzato da Gherardo Silvani, oltre a numerosi affreschi e vetrate.
A alienare la struttura sarebbero varie realtà pubbliche, enti benefici e religiosi, tra cui certamente Anmig, ma dall’annuncio online — per ora senza un prezzo di vendita reso noto — si evince che la struttura viene messa sul mercato per intero. A
ncora una volta, il destino di un grande contenitore immobiliare — e ancora in parte pubblico — del centro storico sembra essere quello della cessione a privati.
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